I luoghi più interessanti a Bhutan: un viaggio alla scoperta di templi buddisti, hiking ad alta quota e dello sfuggente Leopardo delle nevi

 

La Tana della Tigre, uno dei tanti luoghi di interesse in Bhutan

La Tana della Tigre, monastero costruito ad alta quota in Bhutan.

Photo Credit: Matt Alex per Unsplash.

 

Molte cose cambiano, altre non cambiano mai e sembrano passare indenni e immutate le ere e i secoli, il Bhutan è una di queste.

Questo Paese sorge come una stella alpina tra le rocce e le vette dell’Himalaya e dopo millenni mantiene inalterata la propria cultura e tradizione, connotata dal rispetto per la natura e dal pacifismo tipico del buddismo.

Qui puoi dunque ammirare lo splendore naturale delle vette dell'Himalaya, ma anche l’atmosfera di una località senza tempo: sembra di essere in un borgo di età medievale in pieno Oriente.

Un Paese unico, quasi fiabesco, e le immagini che ti si formeranno davanti agli occhi all’arrivo non potranno che farti venire in mente un cartone animato o un film d’animazione, ma non è così: è tutto vero, proprio davanti ai tuoi occhi.

Tuttavia il Bhutan, per quanto sia un luogo unico nel suo genere, è abbastanza sconosciuto e se desideri visitarlo perché ne hai scoperto l’esistenza, probabilmente ti chiederai che cosa può offrire.

Per questo motivo vogliamo indicarti in questo articolo le principali mete turistiche del Bhutan e un possibile itinerario per goderti appieno questo piccolo Stato e organizzare al meglio il tuo viaggio.

Ah, se ancora sei indeciso e ti chiedi se valga la pena far un viaggio in Bhutan, sappi che questo Paese si è guadagnato un invidiabile soprannome: il Paese della Felicità o Paese dei Festival.

 

L’itinerario ideale per scoprire la zona turistica

 

Cosa visitare in Bhutan? Come organizzare il proprio soggiorno?

Nei seguenti paragrafi, proporremo le località più suggestive del Bhutan in modo che tu possa scegliere quali preferisci visitare

Tsechu?

Sì, parleremo anche di questa cerimonia locale, una cosa per volta tratteremo tutto.

 

Paro: il monastero di Taktsang Palphug e lo Tsechu

 

Paro è il centro economico e commerciale del Bhutan e anche la sede del suo unico aeroporto. Recentemente ha subito un forte sviluppo economico che però non ha intaccato la spiritualità del luogo testimoniata da molti monasteri buddisti amati dai turisti.

Il più celebre?

La Tana della Tigre, Taktsang Palphug, la meta ricercata dai viaggiatori di tutto il mondo: un monastero sospeso sulle rocce di una montagna all’altezza di 3.000 metri.

Costruito nel 1692, è anche il luogo dove, secondo la tradizione, ha meditato per tre mesi il Guru Padmasambhava, ritenuto colui che ha portato il buddismo nel Bhutan.

Per celebrare questa figura nella Valle di Paro si celebra un festival noto con il nome di Tsechu tra marzo ed aprile di ogni anno.

Durante lo Tsechu puoi assistere a qualcosa che è a metà tra una cerimonia religiosa e una festa di Paese. Coloratissimo, ricco delle musiche e delle danze chum e degli abiti tradizionali, è un festoso tripudio di usanze locali, folklore e ritualità. 

Ogni Cham celebra infatti un episodio del buddhismo vajrayana e quindi della storia nazionale.

Ah, non avvicinarti troppo ai ballerini poiché spesso danzano su un terreno benedetto dai monaci!

Dove si svolge lo Tsechu?

Normalmente all’interno del cortile di uno Dzong: una fortificazione militare.

A Paro infatti, in mezzo a tanti luoghi e feste religiose puoi visitare anche il forte Drukgyel Dzong, una costruzione del 1649 nata per festeggiare la vittoria di una battaglia combattuta per scongiurare un’invasione dal Tibet.

 

Il monastero Taktsang Palphug, a Paro in Bhutan.

Il monastero Taktsang Palphug, a Paro, in Bhutan.

Photo Credit: Vikramjit Kakati per Pixabay.

 

Thimpu, la capitale

 

Thimphu è la capitale del Paese dal 1955 quando sostituì l’antica capitale Punakha. Qui puoi trovare l’atmosfera rilassata tipica del Paese.

Posta a 2350 metri di altezza, dista solo un’ora in auto dall’aeroporto di Paro.

Si tratta della località ideale per respirare l’aria sospesa e pacifica del Bhutan. E se la raggiungi nel week end potrai anche assistere al mercato e provare i sapori locali.

 

Punakha: i templi e la roccaforte nella valle

 

Questa città è l’antica capitale (fino al 1955) del Paese e ospita lo Dzong più bello del Bhutan

Lo Dzong di Punakha è il centro amministrativo e religioso del distretto di Punakha e venne costruito tra il 1637 e il 1638. Si tratta del secondo Dzong più antico del Paese e ospita reliquie sacre per la scuola Kagyu del Buddhismo tibetano.

Gli abitanti del luogo lo chiamano il “Tempio della felicità e della beatitudine”.

 

Dzong di Punakha, il più bello del Bhutan.

Dzong di Punakha, il più bello del Bhutan e il secondo più antico. 

Photo Credit: Nihar Modi per Unsplash.

 

Trongsa: monasteri e lo Dzong della famiglia reale

 

Trongsa è una città posta al centro geografico del Bhutan, è famosa per i suoi moltissimi monasteri e per la presenza del Trongsa Dzong, un’imponente fortificazione posta sopra il fiume Mangde Chhu.

Per la posizione è lo Dzong più spettacolare del Bhutan. Tale costruzione fu la residenza della famiglia reale del Bhutan e di grandissima importanza per la sua posizione strategica: si trova sull’unica strada che collega l’Est e l’Ovest del Paese.

 

Danza durante uno Tsechu nello Dzong di Trongsa, in Bhutan.

Danza durante uno Tsechu nello Dzong di Trongsa, in Bhutan.

Photo Credit: Anja Disseldorp per VisualHunt / CC BY.

 

 

Parco Nazionale di Royal Manas: alla scoperta del paesaggio naturale

 

Il Parco nazionale di Royal Manas forma un’area protetta transnazionale con l’omonimo parco dell’Assam.

In questo momento è un parco ancora poco conosciuto e anche i tour operator non sono diffusissimi, però puoi svolgere attività molto affascinanti:

  • Safari in jeep o a dorso di elefante;
  • navigare il fiume Manas in barca.

Inoltre, potrai vedere specie animali rarissime come elefanti, bufali d’acqua, leopardi nebulosi, rinoceronti e 350 specie di uccelli.

 

Parco nazonale di Jigme Dorji, la dimora del Leopardo delle nevi

 

Questo è il secondo Parco nazionale del Paese per estensione e il suo territorio copre altitudini da 1.400 metri a 7.000 metri. Posto nel distretto di Gasa e sconfinante nelle zone nord-occidentali del distretto di Paro e Thimpu, è sede di una flora e una fauna ricchissime.

Non ha nulla da invidiare al Royal Manas Park e ospita 37 specie differenti di mamiferi, tra le quali molte in via d’estinzione.

L’animale più raro e simbolo del Parco?

Il Leopardo delle nevi. Maestoso e schivo, è una rarità per gli occhi e purtroppo a rischio estinzione.

 

Due esemplari di Leopardo delle Nevi, specie in estinzione presente in Bhutan.

Due esemplari di Leopardo delle Nevi, specie in estinzione presente in Bhutan.

Photo Credit: MatthewGrant per Pixabay.

 

Laya, escursionismo ad alta quota e hiking

 

In Bhutan non ci sono solo animali rari e una flora caratteristica e nemmeno solo monasteri buddisti e festival tradizionali. In Bhutan puoi anche trovare spazi e luoghi per fare escursioni magnifiche tra le vette dell’Himalaya e anche una casa per l’hiking.

In particolare, nel distretto di Gaza puoi trovare la città Laya. In essa abita un popolo indigeno chiamato Layap e sempre in questa città puoi anche trovare il luogo adatto per organizzare le tue gite.

Tanto trekking quindi.

 

Cosa mangiare in Bhutan 

 

Bene, dopo aver visto i principali luoghi di interesse in Bhutan, andiamo un po’ più a fondo a scoprire caratteristiche tipiche e locali della vita in Bhutan.

Le feste?

Certamente, ma degli Tsechu abbiamo parlato sopra, ora vorremmo dedicarci a un’altra domanda.

Quale?

Cosa si mangia in Bhutan? Quali sono i piatti tipici di questo Paese?

In Bhutan, la cucina ad alta quota prescrive piatti molto speziati e fritti. Che si tratti di  riso rosso, funghi, carne di yak o mucca, aspettati il piccante.

Anzi, il peperoncino non è nemmeno considerato una spezia ma un contorno fatto e finito: un piatto caldo tipico da provare è l’ema datshi, a base di peperoncini e salsa di formaggio.

A proposito di formaggio poi non è inusuale trovare del chugo, latte di yak essiccato, in varie zone del Paese.

Per quanto riguarda le bevande invece, potresti provare l’ara, un superalcolico da circa 40 gradi.

 

Yak in Bhutan, dal suo latte deriva il chugo, un formaggio tipico.

Yak in Bhutan, dal suo latte deriva il chugo, un formaggio tipico.

Photo Credit: Iancochrane per Visualhunt / CC BYCopy.


 

Quando andare a Bhutan?

 

Dopo aver visto quali attrazioni visitare e cosa potresti mangiare, forse ti chiederai qual è il periodo migliore per una visita al Bhutan.

Di solito il periodo più adatto per un viaggio in Bhutan è in primavera (tra marzo e maggio) e in autunno (tra ottobre e novembre). Tuttavia puoi scegliere il mese più adatto al viaggio in base alla festività a cui vuoi assistere come i Tsechu locali.

Per ulteriori informazioni leggi il nostro articolo dedicato.

 

I viaggi solidali e il turismo responsabile 

 

Prima di scegliere le date e preparare la valigia è bene sapere alcune cose sul turismo in Bhutan prima di partire.

Anche in questo caso puoi trovare una guida completa sul turismo in Bhutan. Ed è anche bene considerare la possibilità di stipulare un’assicurazione di viaggio per il Bhutan, per poterti godere in tutta serenità il viaggio.

In ogni caso è bene sapere che oltre al turismo organizzato tradizionale esistono anche i cosiddetti “viaggi solidali” o “turismo responsabile”.

Il Bhutan è uno dei pochi Stati che hanno nella propria costituzione articoli dedicati alla protezione della natura.
Proprio per questo le iniziative per viaggiare in modo sostenibile promuovendo la protezione della natura sono ben viste in questo Paese e talvolta sono anche applicabili.

Queste iniziative sono etichettate coi termini: “turismo sostenibile” e “viaggio solidale”.

Ricordate il soprannome del Bhutan?

Il Paese della felicità. La cura della persona e dell’ambiente vanno di pari passo in questo Stato e come tale è forse il luogo trainante per le iniziative di viaggio sostenibili.

E vi sono diversi operatori che già organizzano viaggi solidali in Bhutan come Viaggi solidali  o Conscious Journeys. Nei loro siti potrai scoprire maggiormente in cosa consistono.

Per sintetizzare sono viaggi organizzati per essere il più possibili rispettosi dell'ambiente naturale, antropologico e sociale, riducendo al minimo o compensando gli strumenti inquinanti necessari per viaggiare, come le emissioni di carbonio dell’aereo.

 


 

Sceglierai questa modalità di viaggio o una più “tradizionale”?

In ogni caso goditi il Paese della felicità e la sua vita rilassante,
Buon viaggio!