Sito archeologico Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1985, uno dei luoghi noti come le Sette Meraviglie Del Mondo. Costruita più di 2.000 anni fa, nel 300 a.C, e abitata da Nabatei, Edomiti, Romani, venne abbandonata e riscoperta nel 1812.
Petra è il gioiello della Giordania e la sua storia di antica città crocevia di carovane e le sue rocce scavate nell’arenaria nei secoli sono la destinazione prediletta di quasi ogni turista che raggiunge la Giordania.
Se non conosci Petra, la Città Rosa, in questo articolo troverai tutte le informazioni che cerchi sulla sua storia e sulle sue attrazioni.
Se invece la conosci già, probabilmente stai organizzando un viaggio poiché è dura resistere. E, sì, anche in questo caso nel seguente articolo troverai tutte le informazioni su come giungere a Petra, cosa visitare, dove dormire e su tante altre domande che ti starai facendo.
Tuttavia, in questo secondo caso potresti anche chiederti cos’altro vedere in Giordania oltre a Petra. Per conoscere le località più interessanti di questo Paese ti consigliamo di leggere quest’articolo: Giordania: le cose più belle da vedere e come preparare il tuo viaggio.
Ma torniamo a Petra e prima di descrivere nel dettaglio cosa vedere e cosa fare in una vacanza nella Città Rosa, poniamo una domanda preventiva: “È sicuro o è pericoloso fare un viaggio a Petra e in Giordania?”
La particolare posizione geografica del Paese lo pone vicino a situazioni di conflitto dell’area mediorientale, tuttavia la Giordania si rivela un elemento di stabilità e non sembra essere troppo toccata dai conflitti esterni.
Non si può dichiarare nullo il rischio di terrorismo, ma allo stesso modo di ogni parte del mondo. Inoltre, le forze dell’ordine controllano in modo capillare e deciso il territorio.
Di per sé una visita in Giordania, a Petra, è sicura.
Unica incognita sono le possibili conseguenze all’acuirsi delle tensioni del Golfo dopo gli avvenimenti occorsi in Iraq nel gennaio 2020. Inoltre, non si possono escludere infezioni dovute ad amebe e parassiti intestinali o infortuni.
Per evitare che alcuni imprevisti possano portare scompiglio e disagi alla tua vacanza ti consigliamo di considerare un’assicurazione viaggio per la Giordania, consiglio sempre valido quando si viaggia all’estero e fuori dall’Unione Europea.
Bene, ora possiamo dedicarci ad argomenti certo più piacevoli, per esempio a come organizzare una vacanza in Giordania.
Cosa serve per organizzare una vacanza a Petra?
Sicuramente serve aver in mente le mete che desideri visitare, ma anche conoscere come raggiungerle, come spostarti una volta arrivato e dove alloggiare.
Innanzitutto, in che zona della Giordania è situata Petra?
Petra si trova nel territorio sud-occidentale del Paese, a circa 250 chilometri dalla capitale Amman e in una valle tra le montagne a est del Wadi Araba, vicino al Wadi Musa, località più prossima a Petra.
Vi sono diverse possibilità per raggiungere Petra.
In primo luogo bisogna entrare in Giordania e le opzioni sono tre:
Una volta nel Paese si può raggiungere Petra in diversi modi.
Partendo da entrambe le località puoi scegliere l’autobus e puoi trovare informazioni precise sugli orari.
Una volta in loco, la Città Rosa è accessibile passando la stretta e suggestiva gola del Siq.
Bisogna però sapere che serve un biglietto di ingresso per poter visitare le sue attrazioni e si tratta di forse uno dei più costosi al mondo: per chi fa una visita in giornata e non soggiorna in Giordania l’accesso può costare anche 90 JOD (valuta giordana) che equivalgono a 113,4 €.
Il biglietto più conveniente è quello da due giorni, che tra l’altro possono essere ben sfruttati per visitare Petra senza correre.
Inoltre, all’ingresso nel Paese vi è una tassa di 40 JOD per il visto turistico, ma volendo puoi scegliere di utilizzare il Jordan Pass in base ai giorni che desideri soggiornare. In questo modo il costo del Jordan Pass sostituisce la tassa sul visto.
Una volta giunti ci si può chiedere come spostarsi da Wadi Rum a Petra e al suo interno. Anche in questo caso sono diverse le possibilità:
Negozietti e bar per bevande e snack si sprecano ma è consigliabile portarsi cibo e acqua per evitare di passare tempo in attesa di essere servito. In più il pasto al sacco permette di evitare di spendere dopo l’ingente tassa di ingresso.
Inoltre, essendoci poca ombra a Petra il consumo di acqua sarà molto elevato, anche 4 litri al giorno: non dimenticarti borracce e bottiglie d’acqua quindi.
L’unico ristorante della zona è molto costoso: il Crown Plaza Basin.
Bene, ma dove dormire?
Per dormire puoi scegliere alberghi da 1 a 5 stelle o camping in Giordania. Per avere un elenco delle strutture puoi consultare nomi, numeri di telefono e siti web in questo link.
Ora che sai come raggiungere la Città Rosa e hai anche qualche idea su come organizzarti per il soggiorno, possiamo dedicarci a scoprire le attrazioni qui presenti.
Il Siq è una passerella stretta e buia (larga tra i 3 e i 12 metri e alta 80 metri) scavata in un canyon che conduce a Petra. Dopo i suoi 1,200 metri senza orizzonte, la vista si apre al Tesoro di Petra, El Khasneh, lasciando senza fiato.
La via suggestiva, permette subito di gustare le sinuose curve e i caratteristici colori di questa Meraviglia del Mondo, tra il giallo ocra, il rosso fuoco e il bianco, dovuti alla diversa concentrazione degli ossidi durante il lungo processo di consolidamento della roccia sedimentaria.
Finito il Siq tratterrai il fiato. El Khasneh è forse l’attrazione più celebre di Petra e la più conosciuta e fotografata.
Si tratta di un edificio scavato nella roccia alto 40 metri e ricoperto di capitelli corinzi e fregi.
Qual era lo scopo di questo edificio?
Non si sa, rimane tutt’ora un mistero: forse era un tempio, forse custodiva documenti. Anche l’epiteto Tesoro del Faraone deriva da una leggenda secondo la quale un tesoro fosse custodito in un’urna nell’ordine superiore della struttura. Solo una leggenda comunque.
Sappiamo invece che venne edificato intorno al I secolo a.C. e che è composto di due piani e tre camere: una struttura complessa che rivela il genio degli ingegneri dei nabatei.
El Khasneh, Tesoro del Faraone, Petra. | Photo Credit: Edgardo W. Olivera on VisualHunt.com / CC BY.
In questo luogo sono anche conservati diversi monumenti funebri:
Oltre alle tombe vi sono anche altri monumenti interessanti come il monastero El Deir.
Questo edificio è scavato nella roccia e può essere scambiato con il Tesoro del Faraone, ma è molto più ampio, molto più grande: 50 metri di larghezza per 45 di altezza.
Venne costruito tra tra il II ed il I secolo a.C. e destinato come tomba del re Obodas I.
Un diverso monumento permette di osservare strutture di uno stile ancora diverso, stavolta assiro: la Strada delle Facciate.
Qui si trovano più di quaranta tombe e case e su una di esse è posta una costruzione simile a una ziggurat.
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Petra è famosa per un percorso serale molto amato dai turisti noto come Petra by Night.
In cosa consiste?
In una passeggiata notturna lungo il Siq illuminato da centinaia di candele. Dopo una camminata di circa due ore si giunge al Khasneh, il celebre Tesoro di Petra, anch’esso illuminato.
Per il resto, non ci sono molti locali, ma la vista della città alla luce della luna è molto affascinante.
Petra è anche la località ideale da raggiungere coi bambini che non possono che rimanere, forse ancor più degli adulti, stupiti e affascinati da questo luogo.
Nel caso di un viaggio famigliare però è forse meglio considerare i mesi invernali, quando le temperature sono più basse.
Inoltre nelle strutture di un certo livello c’è tutto il necessario per i bambini. Un esempio a Petra è il Movenpick Resort, ma non è l’unico. Su Booking potrai trovare molte strutture con i comfort che desideri.
Piccola Petra o Petra la Bianca è un sito archeologico posto a 14 chilometri da Petra. Si tratta anche in questo caso di un edificio scavato nella pietra anche se molto più piccolo della Città Rosa.
Spesso viene visitata di seguito alla più grande Petra e ha il vantaggio di essere gratuita.
Piccola Petra venne edificata nel I secolo a.C. e sembra che fosse il centro di scambi commerciali e del passaggio di carovane.
Si tratta quindi di un’altra antica città che permette di completare la scoperta delle mirabili rovine della Giordania.
Per un viaggio con i bambini abbiamo consigliato una visita invernale, ma è il periodo migliore per raggiungere la Città Rosa?
In realtà, come in buona parte della Giordania, a Petra le precipitazioni sono scarse tutto l’anno e l’umidità si alza in inverno. Le giornate più soleggiate e secche si possono godere in realtà da marzo a novembre. Meglio ancora da aprile a ottobre.
Per maggiori informazioni sul clima e sul periodo migliore per recarsi in Giordania leggi il nostro articolo dedicato.
Bene, a questo punto bisogna solo preparare la valigia e scegliere le tappe del viaggio.
Prima di concludere questo articolo però vogliamo dare un quadro della storia di questo affascinante sito archeologico, sia per quanto riguarda l’antichità che i recenti fatti contemporanei.
Petra ha una grande storia arcaica: fu abitata fin dal VIII e VII secolo a.C. dagli edomiti, che secondo la tradizione discendevano da Esaù e ostacolarono Mosè.
Questa è conosciuta come l’età edomita.
In seguito altre quattro epoche si susseguono:
Poi le tracce di Petra si perdono nella Storia, smarrite, finché la città non venne riscoperta nel 1812 da Johann Ludwig Burckhardt, un viaggiatore svizzero.
Interessante, ma cosa c’entra la Tomba di Aronne del titolo?
In realtà molto: Burckhardt si presentò come un pellegrino che voleva raggiungere la Tomba di Aronne, risalente al XIII secolo e che si riteneva essere al di là delle rovine sul Gebel Harun.
Attraverso questo percorso Burckhardt passò per Petra, la riconobbe e rivelò la sua scoperta al mondo moderno: la Tomba di Aronne è quindi legata al risveglio di Petra e alla sua nuova vita.
Recentemente Petra è stata soggetta a un’inondazione dovuta a una bomba d’acqua improvvisa.
Un fiume d’acqua si è riversato nella parte bassa della città, nel 2018. In quei giorni neanche Mabada è stata risparmiata.
Fortunatamente la prontezza delle guide turistiche e dei negozianti locali ha permesso di evacuare 3.500 persone che stavano visitando Petra e la gola del Siq, che da lì a poco sarebbero state invase da un torrente di acqua.
Un grosso pericolo per i tesori e i monumenti storici di Petra è proprio dovuta alle alluvioni e alle inondazioni: da sempre si studiano le dighe e i canali che proteggono la Città Rosa, ma recentemente l’incuria e l’urbanizzazione stanno rovinando l’importante lavoro ingegneristico dei nabatei che ha protetto fino a oggi la città.
Oltre alla sua storia incredibile, dal XIX secolo Petra ha conosciuto una fama senza precedenti ed è entrata a pieno titolo anche nella cultura pop occidentale come set di celebri film.
Il primo e più celebre è certamente la pellicola diretta da Steven Spielberg, Indiana Jones e l’arca perduta, ma recentemente la Città Rosa è stata anche il set di Transformers - La vendetta del caduto e Mission to Mars.
Dagli anni Ottanta a oggi la cinematografia ne ha fatto un luogo prediletto e il Tesoro del Faraone è noto orami a tutti.
Oggi però, con gli strumenti tecnologici attuali si può visitare Petra senza andare in Giordania.
Come può essere?
Attraverso tour virtuali.
In parte è una conseguenza della crisi dovuta al lockdown che ha coinvolto diversi Paesi del mondo tra marzo e maggio 2020. Tra i settori più colpiti dalla crisi economica che ne è seguita sono stati i musei e i siti archeologici, i teatri e tanti luoghi della cultura.
Molti hanno risposto creando tour virtuali gratuiti uniti sotto l’hashtag #iorestoacasa.
Anche la Giordania e Petra hanno dunque creato un percorso multimediale per conoscere la Città Rosa o Petra la Rossa o, semplicemente, Petra.
Vuoi provare il tour virtuale? Clicca qui.
Se ancora avevi dubbi e non sapevi se comprare i biglietti per un viaggio a Petra, dopo il video sarà difficile non cercare date e orari dei voli.
Bene, siamo giunti alla fine di questo piccolo percorso dedicato a Petra, che certo non può riassumere oltre 2.000 anni di storia.
Nel caso tu sia deciso a preparare la tua vacanza in questo luogo secolare,
buon viaggio e buona Città Rosa!