Comodo e semplice: consigli per un viaggio in Botswana

 

Elefante nella savana. Cosa vedere in un viaggio in Botswana?

 

Terra di meraviglie naturali, dove la presenza dell’uomo è ridotta quasi al minimo e i grandi protagonisti sono prevalentemente la flora e la fauna, un viaggio in Botswana è l’idea perfetta per gli amanti della natura e dei safari fotografici.

Basti pensare alla magnificenza dell’Okavango, fiume che nasce sui monti e che confluisce letteralmente in un mare di sabbia, andando a formare un gigantesco e surreale delta nonché uno degli spettacoli più belli di tutta la natura dell’Africa. 

E poi ancora il Parco Chobe (regno degli elefanti africani e dimora di alcuni branchi composti anche da oltre 500 individui) o il Grande Deserto del Kalahari in cui vivono i boscimani, per non parlare del Mosi-oa-Tunya (ovvero le Cascate Vittoria in lingua makololo) lungo il fiume Zambesi, vera e propria meraviglia rappresentata da un salto di 120 metri che coinvolge 9.000 metri quadrati di acqua al secondo che fragorosamente impattano in uno spettacolare bacino.

Per fare in modo che organizzare un viaggio in Botswana sia sostanzialmente semplice e comodo, però, oltre a sapere cosa vedere di davvero meraviglioso in giro per questa splendida perla africana, è sempre indispensabile partire informati anche su tutto ciò che riguarda formalità burocratiche, costi, periodo ideale per la partenza e condizioni generali relative al Paese. 
 

Il prezzo di un viaggio in Botswana 

 

Una delle prime domande che ogni turista si pone mentre prova a seguire vari consigli che gli permettano di scegliere le località ideali per il suo viaggio in Botswana è di certo la seguente: quale può essere il suo prezzo complessivo? 

Per provare a rispondere, in primo luogo, c’è da considerare il costo del viaggio. Per arrivare in Botswana dall’Italia ci vogliono dalle 16 alle 22 ore. Può sembrare un’assurdità ma la spiegazione di una così lunga durata sta principalmente nel fatto che, attualmente, non ci sono voli diretti e, di conseguenza, bisognerà effettuare uno o più scali aeroportuali. 

In genere, il prezzo complessivo per un titolo di viaggio aereo per il Botswana dipende da quanto tempo prima si riesce a prenotare i voli e dal periodo scelto per la propria vacanza. In linea di massima, un volo di andata e ritorno per il Botswana (con atterraggio finale a Gaborone, la capitale) può variare dai 650 € agli 850 €. In alternativa, potrebbe essere più economico (anche se più faticoso) fare scalo in uno dei Paesi confinanti (Namibia, Zimbabwe o Sudafrica) per poi proseguire via terra (esistono linee di autobus, per esempio, da Johannesburg o Francistown fino a Gaborone).

Per quanto riguarda la permanenza nel Paese, invece, il calcolo di un budget medio per 10 giorni o un paio di settimane prevede una media di 90 € a persona per una sistemazione in camere d’albergo di buona qualità (almeno 3 stelle), dai 18 ai 20 € a testa per pasti presso ristoranti o fast food anch’essi di buona qualità, circa 20 € al giorno per trasporti locali su mezzi pubblici o in taxi e dai 5 ai 7 € a persona per ogni giorno di tour e visite guidate

 

Quanto costa un safari? 

 

Per quanto riguarda, invece, il prezzo medio complessivo relativo a quella che, ovviamente, rappresenta la principale attrazione per un viaggio in Botswana, vale a dire il safari, la cifra varia a seconda delle zone in cui si desidera andare e al tipo di servizio di cui si vuole godere. 

Considerando un’organizzazione che includa tutto l’occorrente per un tranquillo e sereno viaggio al cospetto della natura più incontaminata e al fianco della meravigliosa fauna del Botswana, un safari classico di 10 giorni presso il magnifico Delta dell’Okavango e nel cuore del Chobe National Park situato sulle sue rive, per esempio, può arrivare a costare anche circa 5.300 €

Mettersi in viaggio per visitare le stupende Cascate Vittoria nell’omonimo parco nazionale, invece, permette, con circa 2.100 €, di trascorrere 9 giorni nel cuore della natura pernottando il tende e lodge. Due settimane lungo i più grandi e affascinanti fiumi del Botswana possono, invece, costare mediamente 2.600 €

 

I turisti osservano degli elefanti africani durante un safari in Botswana.

 

Il periodo migliore per un viaggio in Botswana

 

Una volta preso atto dei costi per un viaggio in Botswana, un altro consiglio utile per organizzare una vacanza riguarda la scelta del periodo ideale in cui partire. 

Il periodo ideale per un viaggio in Botswana va dal mese di aprile fino al mese di settembre

Si tratta, nello specifico, dell’arco di tempo in cui il caldo africano non risulta essere particolarmente eccessivo e il clima si presenta secco. In più, in questi mesi, la vegetazione del Botswana scarseggia, condizione che permette di ammirare meglio e con più facilità le specie animali più selvatiche nel corso di un safari ben organizzato. 

Il clima del Botswana è di tipo semi-arido, vale a dire caldo e secco per larga parte dell’anno a eccezione di quelli che sono i mesi estivi (che qui equivalgono a quelli compresi tra novembre e marzo, arco di tempo che prevede temperature elevate con piogge di breve durata).

Settembre, ottobre e novembre sono i mesi più caldi, mentre le precipitazioni cadono con più frequenza e in maggiore abbondanza tra gennaio e febbraio (con particolare concentrazione nel nord est del Paese). 

L’inverno si manifesta nei mesi che vanno da maggio fino ad agosto, arco di tempo in cui il caldo è più sopportabile nel corso della giornata, mentre la sera le temperature possono calare anche fino ai 5°C.

 

Agosto 

 

Considerando che il mese di agosto, soprattutto per moltissimi turisti italiani, è quello in cui spesso risulta più facile assicurarsi un periodo di ferie per godersi una meritata vacanza in giro per il mondo, proprio questo mese, in Botswana, corrisponde (come accennato poco prima) alla fine dell’inverno locale.

Ad agosto, dunque, in Botswana il clima è fondamentalmente secco e soleggiato ma relativamente freddo. Questo vuol dire che, anche se di giorno la temperatura media tocca facilmente i 30°C, di notte si possono verificare anche forti gelate con temperature che, anche se non scendono al di sotto dello zero come nei mesi di giugno e luglio, arrivano comunque a toccare i 5°C

Se si sceglie, dunque, di mettersi in viaggio per il Botswana nel mese di agosto, sarà molto importante vestirsi a strati e mettere in valigia indumenti sia leggeri che pesanti, oltre a repellenti, creme solari e macchine fotografiche per immortalare la meraviglia di fauna e paesaggi. 

 

Quando andare sul Delta dell’Okavango?

 

Scendendo ancora più nel dettaglio, se lo scopo principale di un viaggio in Botswana è quello di godersi il safari più classico e prediletto dai viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo (vale a dire quello presso il Delta del fiume Okavango), un po’ tutti i consigli relativi al periodo ideale in cui partire per godersi questa splendida esperienza vertono per l’arco di tempo che va da giugno fino a ottobre

Si tratta, infatti, del periodo perfetto per godere della vista di splendidi coccodrilli, bufali, licaoni, elefanti e gru in liberissima circolazione, così come dell’arco di tempo ideale per gli amanti del birdwatching grazie alla presenza di numerosissime specie di uccelli. 

 

Navigazione lungo il fiume Okavango.

 

Consigli di viaggio: cosa vedere in 10 giorni

 

Una volta scelto il periodo ideale per un viaggio in Botswana in base alle proprie possibilità economiche e ai mesi ideali per fare il pieno di esperienze a dir poco meravigliose, dovremo necessariamente provare a selezionare almeno qualcuna tra le tante località offerte da questa splendida perla dell’Africa. 

In linea di massima, 10 giorni di tempo dovrebbero bastare per sapere cosa vedere senza perdersi niente di davvero spettacolare. 

In base a questo, possiamo inizialmente optare per almeno uno dei tanti possibili safari offerti da questo magnifico territorio e, tra l’altro, perfettamente organizzati da guide turistiche e tour operator locali esperti e qualificati.

Come accennato in precedenza, l’itinerario più interessante e affascinante da mettere in atto, soprattutto se ci addentriamo per la prima volta in territorio africano, è senza dubbio quello che corrisponde al safari più famoso, vale a dire quello presso il Parco Nazionale del Chobe

Perfetto per avvistare una quantità sproporzionata di animali selvatici, oltre che per godere in pieno di tutto il fascino naturale del Botswana, questo tipo di safari consente di trascorrere quasi interamente i 10 giorni di tempo a disposizione tra giraffe, leoni, ghepardi, ippopotami, antilopi, gnu e moltissimi altri esemplari di fauna locale (oltre 120.000) facendo il pieno anche di una flora da primato assoluto. Meglio ancora se questo splendido safari confluisce (come solitamente fa) sulle rive del magnifico fiume Okavango, il cui delta è uno dei più grandi e, in assoluto, più affascinanti di tutto il Pianeta, ricco com’è di infiniti canali, lagune e altri bacini di enorme bellezza naturale nonché di ulteriore vegetazione.  

Un’altra soluzione papabile, poi, può essere anche quella offerta sempre da un safari ma, stavolta, presso il Kalahari. Il Central Kalahari Game Reserve, infatti, è un altro magnifico posto in cui immergersi nella maestosità del deserto, godere della magnifica fauna locale e ammirare splendidi alberi di acacia, sabbie bianche che alternano il proprio colore tra sfumature grigie e rosse e interi stormi di uccelli in volo (specialmente presso la Passarge Valley). 

Imperdibile, però, è anche un passaggio presso Makagadikgadi Pans, una delle zone di palude salata più vaste di tutto il mondo in quanto costituita da due gigantesche depressioni che sono residuo di un antico lago ormai scomparso. La completa desolazione di questo posto conferisce enormi sensazioni di scaturite da quello che risulta essere, in fin dei conti, un ecosistema a dir poco unico, comprendente anche vegetazioni basse e fitte e dimore di interi gruppi di fenicotteri, pellicani e altre specie di uccelli. 

Stupende, infine, sono anche le meravigliose Cascate Vittoria situate nell’omonimo parco naturale (il Parco Nazionale Victoria Falls), all’interno del quale è anche possibile ammirare una sontuosa foresta pluviale ricchissima di felci, palme, ficus e di una fauna locale che, tra le tante specie presenti, include anche il falco pellegrino, l’aquila di Verraux, la poiana sciacallo e la cicogna nera. 

 

Gaborone

 

Ma oltre ad affidarsi a un tour operator o ad altre soluzioni esperte per godersi un safari nel cuore della natura più sconfinata di questa meravigliosa terra africana, si può anche scegliere di visitare anche altre zone del Paese ugualmente attraenti anche se di conformazione urbana. 

È il caso, su tutti, di Gaborone, la capitale del Botswana. 

Gaborone sorge nella zona meridionale del Botswana, conta circa 200.000 abitanti ed è, a tutti gli effetti, il principale e unico esempio di vita metropolitana nel Paese. Situata sulle rive del fiume Notwane, Gaborone è il centro amministrativo ed economico della nazione e, pur essendo una città di conformazione sostanzialmente recente (fu ricostruita a partire dal 1964 e ottenne l’indipendenza nel 1966), non lascia affatto l’amaro in bocca a chi decide di visitarla per qualche giorno. 

A Gaborone, infatti, è bellissima anche solo la zona del centro che ospita il Monumento dei Tre Capi, innalzato in memoria e onore dell’indipendenza del Botswana. Ma spettacolare è anche il Museo Nazionale, dove sono custoditi moltissimi reperti storici perfettamente in grado di ricostruire il passato della città così come quello dell’intera nazione, mentre ugualmente interessante è la Galleria d’Arte, presso la quale sono esposti molti dipinti di pittori locali oltre a diversi animali imbalsamati. 

Per quanto riguarda gli edifici religiosi, invece, a Gaborone spicca principalmente la bellissima Cattedrale Cristo Re, vero e proprio nucleo spirituale di tutta la città. Ma splendido è anche il Tempio di Sri Balaji, la cui architettura si rifà ai classici templi indiani e, di conseguenza, include anche una meravigliosa pagoda e moltissime decorazioni sia esterne che interne. Soprattutto le porte sono intagliate con bellissime raffigurazioni indù importate proprio da territori indiani. 

Se invece vogliamo passeggiare tra la popolazione locale e godere della vista di qualche bel prodotto di artigianato locale, il luogo ideale è quello che corrisponde alla zona del Main Mall, dove si possono trovare tanti bei negozietti e ristoranti tipici per fermarsi anche a mangiare un buon piatto di cucina locale. 

 

Una turista naviga nel bel mezzo del Makagadikgadi Pans, in Botswana.

 

Come organizzare un viaggio in Botswana?

 

Per sapere come organizzare al meglio un viaggio in Botswana, però, è anche molto utile sapere cosa serve mettere in valigia oltre a capi di abbigliamento ed effetti personali. 

Per primissima cosa, è assolutamente indispensabile partire solo se si ha a portata di mano una buona assicurazione di viaggio che sia in grado di coprire ogni eventuale spesa legata a esigenze sanitarie o a eventuali disguidi in merito allo smarrimento o al danneggiamento dei propri bagagli (considerando la lunghezza del viaggio e i vari scali aeroportuali da effettuare per arrivare in Botswana).
 
Detto questo, è fondamentale anche sapere cosa serve per poter avere diritto all’ingresso nel Paese.

 

Passaporto 

 

Per entrare in Botswana serve, prima di tutto, un passaporto che abbia almeno sei mesi di validità residua al momento dell’arrivo nel Paese. 

Anche i minori (obbligatoriamente accompagnati da entrambi i genitori) devono avere a portata di mano un passaporto elettronico e una copia autenticata e tradotta del proprio atto di nascita integrale (Unabridged Birth Certificate) nel quale siano indicati anche i dati anagrafici dei genitori. 

Se i minori sono accompagnati da un solo genitore o tutore (o anche se viaggiano da soli), occorre presentare sia il certificato di nascita che una dichiarazione giurata che attesti il consenso di genitori o tutori. 

 

Visto

 

Per l’ingresso in Botswana, invece, non è richiesto un particolare visto d’ingresso.

Basterà il visto turistico che ha una validità pari a 90 giorni di permanenza massima in un anno. 

 

La situazione sanitaria in Botswana 

 

Lo stato della sanità in Botswana, purtroppo, non è buono. Scarsa è anche la presenza di strutture ospedaliere adeguate per far fronte a eventuali esigenze di tipo medico. 

Nella capitale, Gaborone, sono comunque presenti delle strutture sanitarie di buon livello ma, in generale, si tratta di ospedali privati dai costi anche alquanto alti. Le strutture ospedaliere pubbliche, invece, offrono assistenza inadeguata

Anche se a Gaborone e Francistown (le due città principali) non c’è un alto rischio di contrarre particolari malattie, è comunque da segnalare la presenza di diversi casi di AIDS. Nel resto del Paese, specialmente nelle zone più rurali ed esotiche (con particolare attenzione a Chobe e Okavango), è invece alto il rischio di contrarre la malaria, soprattutto dopo la stagione delle piogge. 

 

Vaccinazioni

 

Per compiere il proprio viaggio in Botswana, inoltre, per tutti i viaggiatori di età superiore a un anno (specie se provenienti da Paesi in cui è vivo il rischio di trasmissione della malattia e anche in caso di semplice transito per più di 12 ore presso aeroporti di altri Paesi a rischio) è obbligatorio essere vaccinati contro la febbre gialla


Non obbligatoria ma più che consigliata, in base a quanto espresso in precedenza, è ovviamente anche la vaccinazione antimalarica. In caso di sintomi, al rientro dal proprio viaggio in Botswana (febbre alta, dolori muscolari, nausea, vomito), è fondamentale recarsi subito in ospedale.

 

Altri consigli utili

 

Oltre a tutte queste informazioni, può risultare molto utile anche seguire questi altri consigli per un viaggio in Botswana forniti direttamente dalla Farnesina

  • Non avventurarsi in zone desertiche senza equipaggiamento o senza seguire una guida esperta;
  • non bagnarsi in fiumi, stagni o altri corsi d’acqua per evitare di contrarre malattie e per non incontrare animali pericolosi;
  • portare con sé radio o telefono satellitare in caso di escursioni in zone isolate;
  • fare attenzione nei pressi dell’Okavango. La zona, infatti, gode di itinerari scarsamente utilizzabili in alcuni frangenti dell’anno per via delle piogge abbondanti;
  • organizzare safari solo al seguito di agenzie conosciute e qualificate;
  • mangiare frutta e verdura solo se ben cotta;
  • bere acqua solo da bottiglie chiuse e senza aggiunta di ghiaccio

 

Vista aerea del Makagadikgadi Pans.