L’Armenia, questo piccolo Stato accerchiato da Georgia, Turchia, Azerbaijan e Iran, passa spesso inosservato e ancor meno visitato dai turisti.
Tutti coloro che viaggiano nelle più disparate località del mondo in cerca di paesaggi naturali incredibili, culture lontane ed esperienze irripetibili spesso snobbano l’Armenia, e fanno male.
Piccola e sottovalutata, in realtà l’Armenia è una destinazione che potremmo definire stupefacente: un piccolo Paese ricco di sorprese.
Sono infatti tanti i motivi per visitare questo Paese:
Ma cosa andare a visitare in Armenia? Quali sono i luoghi più interessanti?
E, soprattutto, come e quando andare?
Nel seguente articolo risponderemo a queste domande per darti un’idea del fascino di questo Paese spesso sottovalutato e per darti tutte le informazioni utili per preparare al meglio il tuo viaggio.
Abbiamo deciso di fornire una lista dei 10 luoghi di maggiore interesse che puoi visitare in Armenia e li divideremo in tre sezioni (Yerevan, I migliori paesaggi naturali, I luoghi più amati dai turisti), cosicché tu possa andare direttamente a scoprire le località che più ti attirano.
Yerevan, o Erean, è la capitale dell’Armenia. Situata a ben 1000 metri di altezza, permette di osservare in lontananza le vette innevate del monte Ararat.
Questa città è molto antica: la sua fondazione risale al 782 a.C e i resti architettonici dell’originario insediamento sono tutt’ora studiati dagli archeologi. La struttura attuale risale al rifacimento di epoca sovietica dell’architetto armeno Alexander Tamanian.
La sua struttura circolare permette di orientarsi facilmente e diverse costruzioni risalenti all’epoca sovietica impreziosiscono i vari angoli della città.
Qui devi assolutamente visitare:
Tante strutture ed edifici storici e tanta storia, ma anche tanta vita e movida: i bar e i ristoranti della capitale armena vanno provati sia d’estate che di inverno.
In questa città assolutamente moderna e ben collegata da un’efficiente metropolitana puoi trovare indifferentemente antiche sale da tè e moderni Wine bar.
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In Armenia oltre alla capitale Yerevan, che sicuramente sa stupire ogni turista il quale mai se la immaginerebbe così moderna, vi sono anche paesaggi unici e affascinanti.
Vediamo allora i luoghi naturali più iconici dell’Armenia.
Il lago Sevan era conosciuto nelle epoche passate con il nome di mare di Gegham e in turco è chiamato Gokcha, che significa “lago nero”. Si tratta infatti di un enorme lago che raggiunge anche una certa profondità.
Questo luogo e il suo nome però sono legati anche ai fatti della tradizione locale. Infatti, secondo la leggenda, gli abitanti dell’Armenia, per rifugiarsi dall’invasione degli arabi, attraversarono il lago e si rifugiarono sull’isola dove è situato il il monastero di Sevanavank e pregarono Dio di salvar loro la vita.
Nel momento in cui gli arabi provarono ad attraversare il fiume, il ghiaccio si ruppe e moltissimi morirono nel lago. Ritenendo il fatto un volere divino e vedendo il lago nero poiché coperto dai cadaveri, gli armeni lo nominarono “Sevan”.
Messi un attimo da parte i risvolti della storia della tradizione locale, questo enorme lago offre squarci altamente panoramici e sempre diversi in base alla sponda su cui ci si trova. Dopotutto è il lago più esteso dell’intera area del Caucaso e anche il più alto, in quanto si trova a ben 1.900 metri.
Qui puoi fare il bagno nella bella stagione e scoprire un luogo prediletto: il Monastero di Hayravanq, una costruzione del IX secolo posta a picco sul lago. Forse lo scorcio più affascinante della zona.
Questa è una valle meravigliosa, circondata da alte montagne.
Si tratta di un luogo celebre per l’insolitamente alto numero di chiese che si possono trovare, risalenti a diverse epoche storiche.
Inoltre è stato ritrovato un cimitero ebraico risalente a circa 800 anni fa. Tutt’ora i ricercatori indagano sull’arrivo di una comunità ebraica in Armenia e anche sulla sua successiva scomparsa.
A un’altezza di 2.400 metri si trova una delle strade più panoramiche dell’Armenia. Questo percorso carrozzabile attraversa la catena montuosa di Vardenis ed è chiuso tra ottobre e maggio a causa delle pesanti nevicate che lo rendono impraticabile.
Percorrendo questa strada si può incontrare il Caravanserraglio di Selim, voluto e fatto costruire dal principe Chesar Orbelian e dai suoi fratelli durante il regno del Khan Abu Said Bahadar “dominatore del mondo”. L’obiettivo era quello di fornire un riparo ai commercianti e alle carovane che percorrevano la “Via della Seta dell’Armenia”.
Si pensa infatti che questo passaggio rappresentasse una delle diverse vie di comunicazione commerciale che univano l’Oriente e l’Occidente nel medioevo.
Distrutto tra il XV e XVI secolo, venne restaurato alla fine degli anni Cinquanta e ora è nuovamente possibile visitare questa importante località storica.
Oltre ai paesaggi naturali e alle caratteristiche morfologiche dell’Armenia, che sono una vera delizia per gli occhi, in questo Paese vi sono anche importanti e affascinanti monumenti ed edifici storici.
Il complesso monastico di Noravank venne edificato nel 1105 per ordine del vescovo Hovhannes ed è stato restaurato l’ultima volta recentemente, negli anni Novanta.
Composto da due chiese, St. Astvatsatsin (Santa Madre di Dio) e St. Karapet, entrambe visitabili, il complesso è incastonato tra gole, vallate, costoni rocciosi, canyon, che rendono la località impervia e suggestiva, soprattutto verso sera, al tramonto, quando i colori iniziano a dare spettacolo.
Inoltre, i bassorilievi all’interno delle chiese sono di pregevole fattura e un giretto all’interno degli edifici storici può essere molto piacevole.
Se poi apprezzi il vino, puoi assaggiarne uno locale visitando il vicino villaggio di Areni conosciuto per la sua attività vinicola.
Si tratta di un sito Patrimonio UNESCO e rappresenta un’impressionante testimonianza della vita delle prime comunità cristiane e delle comunità monastiche della zona.
Lo puoi trovare all’interno del canyon scavato dal fiume Arat e sarai sorpreso dalle diverse chiese, cappelle, celle costruite in grotte e rocce, oltre ai tipici khachkar: cippi funerari in pietra decorata.
Secondo la leggenda il primo insediamento risale al IV secolo d.C per opera di San Gregorio l’Illuminatore. In ogni caso la cella più antica risale al XII secolo.
Siamo dunque di fronte a un luogo che dovrebbe avere almeno 900 anni.
Entrambe le città a poca distanza da Yerevan sono state dichiarate parte del patrimonio UNESCO.
Echimiadzin è la sede del capo della chiesa armena, il Catholicos. Qui puoi ammirare la Cattedrale: la più importante di tutta l’Armenia e costruita tra il III e il IV secolo d.C.
La tradizione vuole che conservi una Reliquia della Cristianità: la Lancia di Longino o Sacra Lancia, l’arma con cui il soldato romano Longino avrebbe trafitto Gesù Cristo dopo la crocifissione.
Zvarnots custodisce invece la Chiesa di San Gregorio l’Illuminatore, che secondo le testimonianze era una delle più grandiose e sfarzose del suo tempo. Purtroppo non possiamo assistere al suo splendore originario poiché venne rovinata da un terremoto.
I due monasteri, Haghpat e Sanahin, sono anch’essi siti Patrimonio UNESCO. E già questa notizia basterebbe a certificare la loro importanza e il valore che potrebbe avere una sosta nel tuo itinerario di viaggio in Armenia.
Tuttavia segnaliamo che anche in questa gola, che ha scavato le rocce nei secoli, si possono trovare chiese e villaggi e khachkar sparsi lungo la valle. In questo contesto quindi, i due monasteri offrono panorami unici per godersi la Gola del Debed.
Il monastero risalente al IX secolo è posto su un altipiano e offre una vista privilegiata sulle vette del Karabakh.
All’epoca la struttura ospitava circa 600 monaci e secondo la tradizione in quel luogo era possibile prevedere un terremoto o l’arrivo di un esercito grazie alle oscillazioni del terreno.
Questa località poi, oltre a panorami spettacolari e un meraviglioso monastero medievale, ti offre un percorso unico. Per raggiungere il monastero puoi infatti prendere la funivia di Tatev , lunga ben 5,7 chilometri, la seconda più lunga al mondo dopo quella in Vietnam (funivia di Phu Quoc), e panoramica, sicuramente.
Situato nella valle scavata dal fiume Azat come il Monastero di Gherard, è una delle località più amate dell’Armenia.
Si tratta del solo tempio greco-romano dell’Armenia; di stile ionico dedicato e al dio pagano Mitra, venne probabilmente costruito da re Tiridate I nel I secolo d.C.
Perché è un luogo così amato e singolare?
Per la sua unicità: infatti l’Armenia fu uno dei primi Paesi in cui il cristianesimo divenne religione di Stato e tutti i templi pagani vennero distrutti; tutti tranne questo che divenne la residenza estiva dei regnanti.
In ogni caso, come moltissimi monumenti armeni, tra la posizione, il valore storico e la bellezza, un motivo per andarlo a visitare si trova sempre.
Bene, dopo aver visto le 10 mete più affascinanti dell’armenia, proponiamo ora alcuni consigli pratici per affrontare al meglio l’organizzazione di un possibile viaggio in Armenia. E partiremo fugando qualche dubbio.
Questo Paese poco conosciuto può far sorgere dubbi in merito alla sua sicurezza.
In realtà l’indice di criminalità in Armenia è abbastanza basso e non si sono registrati atti di terrorismo da segnalare.
Di per sé è quindi uno Stato sicuro e le difficoltà principali si presentano per motivi linguistici: l’armeno è una lingua molto difficile e non è diffusissima la lingua inglese.
Tuttavia bisogna dire che si tratta di un territorio a rischio sismico anche se l’ultimo fenomeno rilevante risale al 1988.
Inoltre, non vi sono relazioni diplomatiche con Azerbaijan e Turchia con cui le frontiere sono chiuse (i Paesi si possono raggiungere tramite aereo comunque) e perdura il conflitto sul Nagorno Karabakh, per cui sono sconsigliati i viaggi lungo il confine tra Azerbaijan e Armenia.
Si consiglia in ogni caso di stipulare un’assicurazione viaggio per l’Armenia per coprire eventuali spese legali o il servizio di un interprete in caso di bisogno o ancora l’assistenza medica, anche perché le strutture sanitarie locali sono poche e di basso livello.
La posizione geografica dell’Armenia la rende soggetta a diverse temperature a seconda del periodo dell’anno, anche con grandi scarti.
In inverno infatti le temperature possono scendere sotto i -10° C e in estate alcune zone raggiungono i 40°C e senza presenza di brezza. Si tratta di una regione per lo più secca. L’estate e l’inverno sono quindi periodi sconsigliati per un viaggio in Armenia.
La stagione migliore è quella primaverile. Infatti, sebbene a inizio primavera vi sia il periodo più piovoso, le temperature e il clima rendono ideale la visita e le aree di campagna si ricoprono di bellissimi fiori di campo.
In alternativa anche in autunno vi è un clima tiepido e stabile e giornate lunghe e di conseguenza rappresenta una buona stagione per una vacanza in Armenia.
Per raggiungere questo Paese sottovalutato ma pieno di panorami affascinanti e di monumenti di valore storico, vi sono due vie:
In Armenia il costo della vita è sensibilmente più basso rispetto a quello che abbiamo in Italia. Per farsi un’idea, lo stipendio mensile di un architetto in Armenia è di circa 526 € e quello di un dentista è circa di 1,286.1 €.
In questo Paese la valuta è il Dram (AMD), dracma in italiano, che si divide in 100 luma. Il cambio con l’euro è pari a:
Considerato ciò, in un viaggio in Armenia togliersi qualche sfizio comprandosi un souvenir o qualcosa di tipico potrebbe non essere un esborso eccessivo.
Bello, ma cosa comprare in Armenia?
Vediamo alcune ipotesi:
Bene, te cosa ti porterai a casa dall’Armenia? E cosa vedrai?
In ogni caso,
buon viaggio e buon Armenia!