Laos: cosa vedere per un viaggio nella perla dell’Asia

 

La meraviglia naturale di Vang Vieng, Laos cosa vedere.

La meraviglia naturale del fiume Nam Song presso Vang Vieng, in Laos. | Photo Credit: bckfwd per Unsplash.

 

Il Laos è un paese perfetto per assaporare tutto il fascino incommensurabile di paesaggi naturali intatti che vivono in perfetta simbiosi con città che ancora conservano gelosamente le proprie ricchezze culturali e tradizionali. Perciò, per scoprire cosa vedere durante un viaggio in questa vera e propria perla del sud-est asiatico dobbiamo davvero superare l'imbarazzo della scelta perché le mete imprescindibili sono davvero tante. 

Dalle montagne mozzafiato fino alle città, il Laos è sempre rimasto praticamente estraneo ad ogni tentativo di modernizzazione proveniente dai paesi limitrofi, coadiuvando perfettamente tutte le sue diverse etnie e conservando con enorme dedizione spirituale la sua cultura buddhista attraverso musei, templi e angoli naturali di bellezza sconfinata. 

Proprio grazie a questa sua purezza fuori dal frenetico scorrere del tempo, il Laos ha attirato sempre più visitatori da ogni parte del mondo specialmente negli ultimi anni, fino a rappresentare una meta turistica particolarmente battuta da chiunque desideri trascorrere una meritata vacanza all'insegna di un assoluto relax fatto di pace, tranquillità e immersione nella natura più remota e incontaminata.

E allora mettiamo in valigia la nostra assicurazione di viaggio  e partiamo per questa splendida esperienza. 

 

Il Laos del nord 

 

Se si sceglie di visitare il Laos attraversando in viaggio buona parte del suo territorio per meglio godere di tutta la splendida varietà che caratterizza la natura circostante e la sostanza culturale e tradizionale locale, può essere utile, in primo luogo, stendere una bozza di itinerario che ci permetta di raggruppare al meglio le tappe più affascinanti procedendo da nord a sud o viceversa. 

Per quanto riguarda la zona nord del Laos, per sapere cosa vedere tra le mille bellezze offerte da questa meraviglia del creato possiamo considerare che si tratta della porzione di territorio che comprende le due città più affascinanti, Vientiane e Luang Prabang, ma anche altre località (soprattutto montuose) molto meno note ma non per questo meno attraenti.

A nord di Luang Prabang, ad esempio, si trova Nong Kiaw, una piccola località sulle sponde del fiume Nam Ou perfetta per gli amanti di trekking e scalate. Proprio qui, infatti, le pareti calcaree che delimitano la zona sono un ideale punto di arrivo per percorsi attraverso splendidi sentieri naturali che conducono su vere e proprie terrazze panoramiche che spezzano letteralmente il fiato alla vista del maestoso paesaggio sottostante. 

Ma anche il confine con la Cina riserva luoghi incantevoli da vedere assolutamente per rendere ancora più completo un viaggio in Laos. Luang Namtha, su tutti, è un punto di approdo perfetto perché principale destinazione per raggiungere a piedi la vicina Area Nazionale Protetta di Nam Ha. Una volta arrivati qui sarà impossibile non rimanere letteralmente a bocca aperta al cospetto di antichissimi villaggi rurali in cui è possibile pernottare essendo ospitati volentieri in casa da alcune famiglie locali. Ma splendide sono anche le risaie circostanti, da poter attraversare comodamente anche in bicicletta (sono presenti diversi noleggi in zona). Per non parlare, poi, di villaggi tribali come Ban Nam Chang (abitato dagli esponenti dell'etnia Lao Houay) o Ban Jaluensouk (residenza dall’etnia Khmu), veri e propri angoli di paradiso incontaminato permeato da vegetazioni lussureggianti e sontuose catene montuose perfettamente visibili all'orizzonte in tutto il loro splendore. 

Ma la natura incontaminata del nord del Laos si esprime a chiare lettere anche nel cuore delle grotte di Tham Chang e Tham Phoukham situate a Vang Vieng, una minuscola cittadina sulle rive del fiume Nam Song. Queste meravigliose cavità naturali sono un perfetto paradiso per gli speleologi come anche una testimonianza ideale di quelle che un tempo erano le dimore delle antiche popolazioni locali, che qui trovarono rifugio durante le incursioni cinesi del XIX secolo. Soprattutto la grotta di Tham Phoukham è decisamente imperdibile per via della meravigliosa laguna che si trova ai suoi piedi, splendido antro naturale che invita a proseguire verso la cavità che un tempo fu luogo di culto e che ancora oggi conserva intatta una statua del Buddha sdraiato interamente costruita in oro. 

 

La cittadina di Nong Kiaw, in Laos.

La cittadina di Nong Kiaw, in Laos. | Photo Credit: theliidude per Visualhunt.com / CC BY-ND.

 

Vientiane

 

Nel nord del Laos, però, si trovano anche le principali città del territorio nonché mete imprescindibili per il nostro viaggio. Il motivo di una doverosa attenzione a queste latitudini è presto detto: se si vuole sapere cosa vedere in Laos oltre le meraviglie naturali precedentemente descritte, è proprio da qui che bisogna partire per cominciare ad assaporare tutto il fascino della cultura e della tradizione locale. Un primo step, allora, non può che essere Vientiane, la capitale del Laos.

Vientiane è una località letteralmente sommersa da monumenti che si innestano perfettamente con il paesaggio circostante fino a trasformare il tutto in un luogo realmente senza tempo e oltre ogni tentativo di immaginazione. Vientiane, infatti, detiene un centro urbano sostanzialmente piccolo, costituito prevalentemente da poche vie lungo le quali sorgono negozi, ristoranti e locali vari quasi mai affollati perché un po' tutte le attrazioni principali del luogo si trovano nelle zone più esterne della città.

Una delle principali meraviglie storiche e culturali di Vientiane è senza dubbio il Pha That Luang (Grande Stupa Dorato), vero e proprio simbolo della capitale come del Laos intero in quanto impressionante e antichissima struttura religiosa buddhista alta quasi 50 metri e interamente ricoperta di oro. Meravigliosi, però, sono anche gli altri templi della zona: tra tutti, il Wat That Luang Neua si distingue per la meravigliosa scalinata che conduce agli interni letteralmente tappezzati di folgoranti e coloratissime decorazioni; ma anche il Wat That Luang Thai non è affatto da meno: ben più piccolo rispetto al Wat That Luang Neua ma caratteristico per via della sua colorazione bianco-oro che ipnotizza letteralmente lo sguardo dei visitatori.

Accanto al Pha That Luang, inoltre, si trova la gigantesca statua del Buddha Dormiente, interamente costruita in oro e fondamentale luogo di preghiera per i monaci del posto, ma ugualmente affascinante è l'antico tempio Haw Phra Kaew, meravigliosamente circondato da splendidi giardini variopinti e sede anche di un caratteristico museo di arte religiosa. Il tempio più antico di Vientiane, invece, è quello di Wat Si Saket, al cui interno sono custodite ben 2000 statue del buddha in ceramica e argento.

Ma per assaporare tutto il meraviglioso gusto della vita quotidiana locale non si può rinunciare ad un passaggio tra i principali mercati popolari della città. Il Talat Sao Morning Market, ad esempio, è il luogo ideale in cui trovare veramente di tutto tra stoffe, tessuti artigianali e gioielli. Presso il Khua Din Market, invece, si possono trovare anche preziose spezie e cibi locali, frutti tipici ed erbe medicinali. 

 

La grande pagoda d'oro, Pha That Luang, in Laos.

La grande pagoda d'oro, Pha That Luang, in Laos. | Photo credit: 41330 per Pixabay. 

 

Luang Prabang 

 

Luang Prabang, invece, è la città più frequentata dai turisti provenienti da ogni parte del mondo in quanto località più occidentalizzata di tutto il Laos per via di una maggiore presenza di locali di ogni tipo che attirano visitatori prevalentemente europei e americani. La via principale (Sisavangvong), nello specifico, è il punto principale in cui si raggruppano alberghi, ostelli, negozi tradizionali e ristoranti che offrono piatti tipici della cucina locale.

Situata tra le braccia dei fiumi Mekong e Nam Khan, Luang Prabang è facilmente visitabile a piedi o in bicicletta in quanto non particolarmente estesa. Ad incentivare ancora di più la voglia di lasciarsi letteralmente ammaliare dal fascino della città, però, concorre la meraviglia del Monte Phou Si, agevolmente raggiungibile dalle strade principali della città e meta imperdibile in quanto territorio collinare sostanzialmente sommerso da alberi e vegetazione incontaminata, sulla cui cima è possibile soffermarsi a godere del meraviglioso paesaggio sottostante avvolto dallo splendore dei due fiumi laterali. 

Ma Luang Prabang è imperdibile anche perché sede di stupendi monumenti, tra i quali spicca in particolar modo l'ex palazzo reale, Haw Kham, oggi trasformato in affascinante museo della storia e della tradizione locale, all'interno del quale si fa notare soprattutto la bellissima statua del Buddha Pra Bang, originaria dell'XI secolo. 

Wat Xieng Thong (il tempio della città d'oro) è invece uno dei più noti monasteri di tutto il Laos e una delle sue caratteristiche più attraenti è senza dubbio la stupenda scalinata che dalla sua struttura procede fino ad immergersi nelle acque del fiume Mekong. 

Dal punto di vista prettamente naturalistico, invece, a Luang Prabang sono decisamente imperdibili le grotte di Pak Ow, immensa distesa collinare densa di rocce calcaree che, al loro interno, custodiscono gelosamente tantissime statue raffiguranti il Buddha al cospetto di splendide cascate naturali. 

 

Il Laos del sud 

 

Troppo spesso sottovalutata dai turisti di tutto il mondo, anche la zona sud del Laos non è da meno per un viaggio all'insegna di antichi splendori e paesaggi naturali letteralmente incontaminati. 

Particolarmente diversi dal Laos settentrionale per conformazione naturale, clima e atmosfera generale, i territori del sud meritano sicuramente di essere inseriti come ulteriori mete per un viaggio che permetta di non rinunciare al fascino più intatto della vita quotidiana delle popolazioni autoctone che qui ancora vivono tra villaggi e caratteristiche cittadine ancora più dense di luoghi di culto e angoli remoti imperdibili per fare il pieno di esperienze emotive.

 

Pakse

 

Pakse, ad esempio, è una città che, tra le tante meraviglie del Laos, non ha veramente niente da invidiare a nessun altro luogo di interesse locale. 

Vera e propria porta d'accesso per il Laos del sud, Pakse è praticamente una tappa imperdibile per chiunque voglia rendersi conto delle meraviglie che popolano la zona meridionale del paese. Situata nel territorio in cui confluiscono i fiumi Mekong e Xe Don, quasi al confine con la Thailandia, Pakse viene da un passato coloniale che, pur essendo sfociato in una contemporaneità al passo coi tempi, mantiene comunque intatto il suo fascino storico e tradizionale. Lo dimostrano, ad esempio, luoghi come il Big Buddha che, pur essendo di recente costruzione (risale al 2011), assume la conformazione di un complesso di edifici che permette di godere di uno dei più affascinanti panorami possibili dell'intera città, riuscendo ad estendere lo sguardo anche ai territori in cui spiccano i due fiumi in tutto il loro splendore. 

Splendidi, però, sono anche i templi. Soprattutto il Wat Phabad, il più antico dei templi dei questa fetta di territorio, è protagonista di una credenza che lo vedrebbe ospitare addirittura una vera impronta del Buddha, ma anche il Wat Luang non è affatto da meno grazie al numero di turisti che ogni anno attira a sé da ogni parte del mondo. 

 

Champasak 

 

Sempre nel sud del Laos, un'altra tappa da inserire nel nostro itinerario potrebbe facilmente essere Champasak. È facile da capire il motivo di una simile scelta: Champasak è per eccellenza il principale territorio del Laos in cui viene portata avanti la produzione del riso. Questo perché la natura circostante è talmente curata e rigogliosa da permetterne una perfetta coltivazione.

Champasak, nello specifico è una vera e propria provincia del Laos sud-occidentale (di cui Pakse fa da capitale) che riserva allo sguardo dei visitatori distese sterminate di verde nel cui abbraccio si dispiegano infiniti e meravigliosi paesaggi naturali

Lo dimostra a chiare lettere, ad esempio, l'imperdibile cascata di Khone Phapheng, ad oggi considerata come la più grande e suggestiva cascata di tutto il continente asiatico. Valutata come una specie di Niagara dell'Asia, Khone Phapheng tocca i 12 chilometri di lunghezza ed è contornata da splendide scogliere frastagliate che ne incrementano ulteriormente lo splendore. 

Sempre nella provincia di Champasak, però, si trovano anche zone archeologiche di inequivocabile fascino e suggestione. Tra tutte, in particolar modo, spicca notevolmente Wat Phu, il tempio più antico del Laos, patrimonio dell'Umanità Unesco e risalente al V secolo come centro di culto induista. I resti visitabili di Wat Phu permettono di ammirare quello che fu un imponente complesso architettonico religioso che ancora oggi è considerato come la culla della storia e della cultura locale, a tal punto da rappresentare una fondamentale meta di pellegrinaggi. 

 

Il tempio di Wat Phu, nel Laos.

Il tempio di Wat Phu, nel Laos. | Photo Credit: Suraphat Nuea-on per Pexels.


 

Savannakhet 

 

E per coronare al meglio un viaggio in Laos scegliendo cosa vedere anche nelle zone meridionali, l'ultima tappa non può che essere Savannakhet

Spesso considerata semplicemente come punto di passaggio tra le principali tappe di un viaggio nel cuore del paese, in realtà Savannakhet riserva tutta una vasta serie di indiscutibili bellezze naturali. 

Più della metà del suo territorio, infatti, è interamente ricoperto di foreste che permettono agli amanti del trekking di trovare veramente pane per i propri denti. Particolarmente suggestive sono soprattutto le aree protette di Phou Xang Hae e Dong Phou Vieng, vera e propria dimora anche per splendidi elefanti, cervi ed entelli. 

Savannakhet, però, è anche una splendida cittadina fatta di caratteristiche piazze (bellissima soprattutto la Talet Yaa) chiese cattoliche (imperdibile quella di Santa Teresa) e musei (tra cui spicca quello dedicato ai dinosauri), dove il passato coloniale convive serenamente con un presente fatto di attività commerciali in simbiosi con la vicina Thailandia. 

 

Quando conviene andare in Laos

 

Una volta selezionato cosa vedere durante un viaggio in Laos, tocca capire quando conviene partire per essere sicuri di andare a garantirsi una vacanza coi fiocchi, fatta cioè di splendidi itinerari da percorrere, però, aiutati dalle migliori condizioni climatiche possibili. 

In linea di massima, il periodo in cui conviene andare in Laos è quello che va da novembre a febbraio. Questi mesi, infatti, corrispondono alla stagione secca, condizione climatica che permette di trovare temperature generalmente mai al di sopra dei 25°C in media, con picchi di 30°C quasi esclusivamente riscontrabili nel mese di febbraio. 

Se si riesce a sopportare temperature più elevate (parliamo di una media che può toccare facilmente anche i 40°C) possono essere utili anche i mesi di marzo e aprile, anche se si tratta di un periodo in cui è più facile ritrovarsi al cospetto di improvvisi temporali pomeridiani. 

Da maggio in poi, invece, le temperature iniziano a diminuire ma le piogge risultano molto più frequenti, con particolare intensità specialmente nei mesi di agosto e settembre.  


 

Cosa comprare come souvenir 

 

Se vogliamo tornare dal nostro viaggio in Laos con qualche bel souvenir da conservare per mantenere la memoria dell'esperienza o da riservare a parenti e amici, almeno una tra queste idee potrebbe fare al caso nostro:

  • Sinh: un pareo colorato di forma cilindrica e ricco di ricami particolarmente affascinanti; in genere è utilizzato dalle donne assieme a camicette di seta anche per la visita ai templi;
  • tessuti tradizionali: in Laos ce ne sono di ogni tipo e per ogni gusto, intrecciati e tinti a mano come vuole l'antica tradizione locale risalente al XIV secolo;
  • cesti intrecciati: quelli di bambù sono forse i più caratteristici perché utilizzati quotidianamente dalla popolazione locale per la conservazione del riso; se ne trovano di infinite varietà a costi decisamente bassi;
  • oggetti raffiguranti Buddha: negozi e mercati ne propongono tantissimi, generalmente quasi tutti fatti lavorati a mano e fatti con metalli preziosi, prevalentemente oro o argento.