Non lo avreste mai detto eppure è così: la Bielorussia è uno dei paesi più affascinanti di tutto l'est europeo. Se avete voglia di trascorrere le vostre vacanze lontano dalle solite capitali fin troppo gettonate e trafficate, allora, la Bielorussia può essere ciò che fa al caso vostro. Proprio Minsk – la capitale bielorussa – risulta essere, infatti, una delle località turisticamente più sottovalutate ma stracolme di splendori architettonici, musei e monumenti capaci di lasciare a bocca aperta chiunque giunga al cospetto della loro immensa bellezza sia estetica che storica e culturale.
Situata esattamente al centro del paese, Minsk conta circa due milioni di abitanti distribuiti in tanti piccoli centri come Rudensk, Maculishi, Zaslavl' o Fanipol'. È comunque il centro storico, Rakov, il punto più denso di splendidi palazzi, grandi chiese e sinagoghe. Si tratta di zone godibili in tutta tranquillità grazie soprattutto ad un'affluenza turistica tutt'altro che eccessiva e molto ben direzionata verso una condivisione storica e culturale assolutamente impeccabile.
Dopo essere finalmente atterrati a Minsk e dopo aver goduto di un breve ma doveroso riposo in albergo, uno dei primi punti della città da raggiungere ad ogni costo è, senza dubbio, la cosiddetta Città Bassa. Si tratta, in sostanza, di una delle due macroaree in cui è divisa la capitale bielorussa (per l'appunto, Città Alta e Città Bassa). Soprattutto questa frazione di Minsk si snoda a partire dalla strada principale della città, viale Nezavisimosti (ovvero viale dell'indipendenza), una strada lunga ben 11 chilometri sui cui viali è possibile incrociare la famosa Università di Minsk, i palazzi del governo e la stupenda Chiesa dei Santi Simone ed Elena. Quest'ultima è conosciuta anche come “Chiesa rossa” per via del caratteristico colore rossastro dei mattoni esterni che la decorano. Proseguendo verso nord-est, invece, si arriva al cospetto della meravigliosa Biblioteca Nazionale, altro notevolissimo gioiello di architettura.
Ma la Città Bassa di Minsk presenta anche una serie di edifici ecclesiastici a dir poco maestosi come, ad esempio, la Cattedrale della Santa Vergine Maria (risalente al '600 e costruita in stile barocco), la Chiesa Cattolica Romana di San Losif, la Chiesa dei Santi Peter e Pavel e la Chiesa Ortodossa di Maria Maddalena.
Proseguendo la visita nel cuore della capitale bielorussa, poi, è quantomeno doveroso dirigersi verso i più interessanti musei del paese. Il Museo della Storia cinematografica della Bielorussia e il National Art Museum of the Republic of Belarus su tutti, consentono ai visitatori di avvicinarsi e familiarizzare con le maggiori opere di tutti i più grandi artisti nazionali. Di notevole impatto e interesse, però, è anche il Museo della Grande Guerra Patriottica, ricco di documenti e archivi storici legati alle atrocità della Seconda Guerra Mondiale che diedero luogo, tra gli altri eventi catastrofici, anche alla distruzione della città di Minsk.
Se si vuole procedere ancora più a ritroso nella storia locale, però, bisogna dirigersi verso Troitskoye Predmestie, il quartiere della Trinità. Qui è possibile ammirare tutto lo splendore sprigionato dalla grande cupola e dal meraviglioso campanile ottagonale della Chiesa di Santa Maria Maddalena, mentre – sul lato opposto – sorge il Monumento ai caduti in Afghanistan su Ostrov Slyoz (l'Isola delle Lacrime).
Proseguendo verso la parte alta di Minsk, invece, si raggiunge la Chiesa di San Pietro e San Paolo – la più antica della città – per poi incontrare la Cattedrale ortodossa del Santo Spirito. Di questa seconda meraviglia, in particolare, spiccano i tetti verdi e la stupenda facciata bianca, particolarmente affascinante soprattutto se ammirata in orario serale.
Ma anche il Monastero di San Bernardino rappresenta uno dei luoghi più belli di tutta Minsk come dell'intera Bielorussia. Oltre alla sua principale caratteristica di attuale sede degli Archivi di Stato, una simile meraviglia risulta essere anche uno dei pochi monumenti cittadini e nazionali giunti assolutamente intatti fino ai giorni nostri dal 1624 (anno della sua costruzione). Ma nel quartiere in cui sorge il Monastero di San Bernardino si innalza anche il caratteristico Monument to Fallen Jewish People on March 2, 1942, splendido memoriale dedicato alle vittime del genocidio nonché toccante scultura raffigurante un gruppo di ebrei prossimi al massacro.