Quando si prenota una vacanza, nessuno pensa volentieri - quasi fosse un modo per portarsi sfortuna da soli - a quanto una buona assicurazione viaggio possa davvero fare la differenza in situazioni critiche.
Prendiamo l'ipotesi peggiore, quella che nessuno si augurerebbe, ma che - dati alla mano - non è escluso che accada: quella della morte del nostro compagno di viaggio nel corso della vacanza. Provate a pensare quanto potrebbe essere devastante, in una situazione del genere, doversi destreggiare – in terra straniera - tra la burocrazia da seguire per organizzare il rientro della salma. E quanto invece possa essere utile avere qualcuno a cui affidarsi completamente.
In caso di morte in viaggio, la prima cosa da fare è contattare la vostra assicurazione (che nel caso di Amerigo mette a disposizione – per qualsiasi tipo di problema - un servizio di assistenza 24 ore su 24 ore, 7 giorni su 7): comunicate la vostra esatta posizione e fornite un numero di telefono a cui essere ricontattati (capiterà spesso).
Sebbene la situazione sia molto delicata ed emotivamente impegnativa, non fate mai di vostra iniziativa: sarà l'assicurazione a dirvi come procedere.
Ricordate anche che prima di poter procedere con il rimpatrio della salma, c'è un iter da seguire: l'assicurazione farà quanto in suo potere per farvi tornare in Italia il prima possibile, ma ci sono dei tempi tecnici che non si possono scavalcare.
In generale, quando un viaggiatore italiano muore all'estero, un medico del luogo di villeggiatura deve certificare la morte e indicarne le cause.
Successivamente un console o un ambasciatore italiano iscrive il defunto negli appositi registri dell'Ambasciata competente. Il processo si complica qualora l'Italia non abbia rappresentanza diplomatica nel Paese dov'è avvenuto il decesso: in questo caso bisognerà attendere che il console del Paese con rappresentanza legale più vicina al luogo del decesso arrivi in loco e svolga il suo compito.
A seconda della causa di morte, può anche essere richiesta la presenza di un familiare del defunto.
Una volta espletate tutte le pratiche burocratiche, la salma può far rientro in Italia.
Se avete stipulato una buona polizza viaggio sarà l'assicurazione a farsi carico dell'organizzazione e delle spese per il trasporto della salma del viaggiatore deceduto dal luogo del decesso fino a quello di inumazione nel paese di residenza dell'assicurato.
Amerigo, in caso di morte in viaggio dell'assicurato, estende la garanzia di organizzazione e presa in carico delle spese anche per il rientro dei famigliari o di un compagno di viaggio, purché ovviamente anche loro opportunamente coperti da assicurazione in corso di validità.
Restano invece sempre escluse le spese funerarie e l’eventuale recupero e ricerca della salma.